Caffè riciclato, caffè fortunato

La prima cosa che ho scoperto sul conto dei fondi di caffè – tentativi di letture esoteriche a parte – è il loro potere in materia di puzza. Intendiamoci, con questo non voglio dire che siano loro i responsabili di eventuali scempi consumati ai danni delle mie narici, anzi: il mio frigo, i miei portacenere, il fondo della mia pattumiera e tutti quei loci amoeni di casa che di quando in quando si abbandonano a qualche odorino pestilenziale possono testimoniare esattamente il contrario.

fondi di caffè antiodore

Oltre alla velleità di assorbire, tenere sotto controllo e prevenire strategicamente fetori vari ed eventuali, di talenti insospettabili i fondi di caffè ne hanno una caterva: io li uso per rendere più forti le mie piante, infliggere colpi bassi alla stramaledetta cellulite bastarda, recuperare qualche graffio sui mobili, esfoliare la pelle, tenere lontani i gatti dai vasi di fiori e le formiche da ogni dove. E poi c’è anche chi ci ha messo del suo, riuscendo a trasformarli in inchiostro per una nuova stampante tutta ecologica e molto, molto speciale.

Sì perché la stampante in questione, oltre a non usare inchiostro, è fatta integralmente di plastica riciclata (e riciclabile) e non va neanche a corrente elettrica, bensì a mano: più amica dell’ambiente e del risparmio di così, insomma, si muore. Di sicuro il prototipo, così com’è, va bene per la casa ma non per contesti in cui non si debba stampare a oltranza e a tutta randa, però vuoi mettere la soddisfazione di farti una stampata a costo zero-che-più-zero-non-si-può usando solo ed esclusivamente il fondo del caffè (o del thè) che ti sei appena bevuto? Praticamente mi diventerebbe produttiva e riciclabile pure la pausa…un incubo ecologico uhauahuahuahua!

RITI Coffee Printer

La creatura è stata battezzata RITI Coffee Printer, si è guadagnata una menzione d’onore alla Greener Gadgets Design Competition di New York e il creativo che l’ha ideata, tale Jeon Hwan Ju, è tuttora alle prese con le proposte dei papabili produttori: speriamo che prima o poi si arrivi a un epilogo della trattativa e entri davvero in commercio, perché se avrà un prezzo umano giuro che me la compro!

In attesa di essere versati nella cartuccia della RITI, per ora i fondi dei caffè  che si bevono a casa mia vengono convertiti, a seconda dell’umore, in:

concime per le piante: mischiata alla terra, la polvere di caffè aiuta ad acidificare il suo PH ed è quindi ottima come fertilizzante per le piante di casa, a patto che queste siano acidofile. Per non sbagliare e sapere quali sono, basta chiedere al fioraio, oppure cercare su un qualsiasi libro di giardinaggio o su internet, che pullula di liste utili tipo questa

antiodore: io ne lascio sempre una tazza piena dentro al frigo; inoltre, specie quando fa caldo e gli odori tendono ad esalare più intensamente del solito, ogni volta che apro un sacchetto nuovo per la spazzatura ce ne rovescio dentro un po’: restando sul fondo, la polvere ammortizza il sopraggiungere di odoracci. Idem per i portacenere: una manciatina aiuta a mangiare la puzza di fumo. Un altro trucco usato da molti cuochi consiste nello strusciare con la polvere di caffè le mani: in questo modo non puzzeranno più di cipolla, o di pesce, etc.

scrub anticellulite: ci sono diverse combinazioni possibili, io uso polvere di caffè mischiata a olio e sale e avvolgo tutta la parte trattata con la  pellicola trasparente; la caffeina stimola la rimozione del grasso, il sale richiama i liquidi in superficie e l’olio lega gli ingredienti idratando la pelle: il tempo di posa giusto è mezz’ora, comunque si può anche applicare la pappetta con movimenti circolari dopo aver fatto una normale doccia calda e poi sciacquare via direttamente. Le dosi migliori sono 2 tazze piene di fondi di caffè da mixare con mezzo bicchiere di sale e 2 o 3 cucchiai d’olio. L’impacco, che si può fare 1-2 volte alla settimana, ha un alto potenziale impiastricciante: meglio fare tutto restando dentro la vasca o nel vano-doccia, credemi 😉

esfoliante per la pelle del corpo: basta sfregare con movimenti circolari e, dopo questo massaggio, risciacquare per bene

anti-parassitario: spolverizzare con un po’ di polvere la terra e le foglie della pianta tanto amata dal gattastro di casa farà sì che il micio ci giri pacificamente (?) alla larga; lasciare qualche fondo di caffè dentro una tazza sistemata nei punti a rischio-formica dell’appartamento, poi, farà girare al largo anche loro

anti-graffio: se un mobile di legno si graffia, passare sulla sua ‘ferita’ un po’ di polvere di caffè ancora umida aiuta ad attenuare il danno

P.S. Non è il mio caso e quindi è una cosa che non ho mai provato, ma chi ha i capelli scuri può aggiungere la polvere di caffè sulla capigliatura prima di fare l’ultimo risciacquo: immagino che sia una discreta rottura di balle lavare via bene tutto, ma la mia amica Chloe usa questo trucchetto almeno una volta al mese e la sua criniera castana scura è diventata molto più luminosa. Cheap and chic!

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